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La nascita della Chiesa di Cave

  Era l'anno 1949, la seconda guerra mondiale era finita da poco, con conseguenze tremende per il paese. Lontana dalla Chiesa parrocchiale di Chiesanuova, iniziava a svilupparsi la zona abitativa denominata "Cave", sviluppo naturale dell'antica "Contrà Strada Pelosa", la cui storia è raccontata nelle omonime pagine.

  ... di seguito vengono riportati stralci della Cronistoria della Parrocchia di Cave e di altri documenti riservati e foto: ringraziamo l'attuale Parroco di Cave Don Alberico Alfonsi della sensibilità e disponibilità per averci concesso la possibilità di consulltarli e di pubblicarli...

   Don Attilio Brotto, allora cappellano a Chiesanuova, descrive così l'inizio della sua opera di Sacerdote alle Cave:

  "1949 - Si era alle prime delusioni del dopo guerra. Tristi conseguenze. Cronistoria 1Lontana dalla Chiesa parrocchiale di Chiesanuova è venuta a trovarsi la zona così chiamata delle Cave.
Zona senza timore cristiano, chiusa nella sua povertà e nella sua insoddisfazione. Era chiamata la zona rossa di Chiesanuova. Abitanti 1300. Per la maggior parte operai. Pochi contadini."

 Fra questa gente, nel Maggio del 1949, dal vicino Cimitero Maggiore, veniva ogni sera Padre Urbano,Padre Urbanoun giovane frate capuccino, (el frate del simitero) a recitare il fioretto in un campo, all'aperto. Inizialmente con poche persone, ma sera dopo sera, queste aumentavano di numero e per devozione.
Alla chiusura del mese di Maggio, uomini, donne, ragazzi, una folla notevole si presentò per prelevare la statua della Madonna e portarla in processione da Chiesanuova alle Cave. Durante questa cerimonia Padre Urbano, nel suo entusiasmo, profetizzò "Qui sorgerà la nuova chiesa".
   La voce fu accolta con grande gioia dagli abitanti di Cave, ma con visibile contrarietà dal parroco di Chiesanuova, Don Ettore Silvestri.
  Nella Cronistoria, Don Attilio scrive:
"...Fu in questa circostanza che Padre Urbano con entusiasmo gridò 'Qui, presto o tardi, sorgerà la nuova chiesa'. Non era la voce ufficiale. Nell' entusiasmo mancò di prudenza. Il parroco Don Ettore Silvestri, se ne risentì. Tanto più che la zona, in quell'acceso dopoguerra, rossa nel suo colore politico, s'era unita a Padre Urbano più per un contro-altare che per devozione. Ma il fuoco era acceso. Lo stesso Don Ettore se ne convinse"

La Cappellania
  "1951 - E' il 15 Agosto 1951. Passando con la processione dell'Assunta, dal poggiolo di casa Busetto, poté annunciare la volontà del Vescovo, Mons. Girolamo Bortignon,... di dare alle Cave un Sacerdote e una Cappellania."
Canonica alle Cave  
Ai primi di Novembre, in quattro piccole stanze, prese in affitto nella casa di Busetto Antonio (l'unico negozio di alimentari e tabacchi della zona, il cui nome verrà poi  associato alle Cave - Cave de Buseto, appunto), viene mandato Don Attilio Brotto, Cappellano di Chiesanuova. Il trasloco delle sue poche cose, dalla casetta sotto il campanile di Chiesanuova, viene affettuato da Bovo Romeo con la carretta che usava nel lavoro dei campi, tirata da un cavallo.
  E' l'inizio della sua attività pastorale.Cappellina alle Cave - interno  Nell'inverno viene costruita una piccola cappellina, che venne benedetta la sera del 3 maggio 1952.
La canonica diventa subito il punto di raccolta e incontro delle decine di ragazzi e adulti che gravitano attorno alla "crosara" (l'incrocio tra Via Cave e Via Pelosa), Ragazzi in canonica allora punto centrale della zona Cave, data la presenza della osteria Paccagnella, del negozio di alimentari e tabaccheria di Busetto e del barbiere Casarin. Le strade sono ancora bianche, delimitate dai fossi. Le automobili quasi inesistenti. Qualche raro camion, residuato bellico, che andava e veniva dallo scalo merci di Campo di Marte.
I mezzi di locomozione più usati: i piedi, la bicicletta e il tram per andare in centro.

Nasce la Curazia
  Nel marzo 1955 il vescovo Bortignon, con la bolla che potete leggere, conferisce alle Cave lo stato di Curazia con il nome di S.Maria del Perpetuo Suffragio.Bolla di istituzione  della Curazia
Il 9 maggio 1955, durante la visita pastorale esclama "Faremo la Chiesa. faremo la Parrocchia". Entro l'anno il terreno veniva già acquistato (negli allora campi de Faustin - NdR). Si parlò di costruire prima la sola canonica, poi la sola chiesa. Infine si decise di costruire chiesa, canonica e patronato. La spesa sarebbe stata per la maggior parte a carico della Curia, mentre la parrocchia avrebbe contribuito con 10 milioni di lire.

Si costruisce la Chiesa di Cave  
  Il 25 Aprile 1956 il Vescovo Mons. Girolamo Bortignon pone la prima pietra. Dalla Cronistoria si legge:
  "25 Aprile 1956. Viene il Vescovo a porre la prima pietra. Tutte le Cave sono attorno a Lui. Posa 1a pietraLo vedono percorrere il tracciato e benedire. Sentono il cuore del loro Vescovo palpitare di gioia e di soddisfazione con loro. Inizia la costruzione...
Sorge la Chiesa, pare un incanto. Vicino, contemporaneamente, la casa canonica e il patronato..."

"10 Marzo 1957 alle ore 16 il Vescovo entra nella Chiesa nuova, tra la folla, benedice e celebra la prima Messa.La nuova parrocchia di Nostra Signora del Perpetuo Suffragio è una realtà...Chiesa di Cave 1957".
"2 giugno 1957.
Don Attilio Brotto prende possesso della parrocchia come parroco...
La parrocchia era costituita da un complesso di 800 famiglie con 2900 abitanti. L'aumento era continuo per le nuove case che sorgevano quà e là. Incominciò così la vita della parrocchia di Ns. Signora del Suffragio ".Il 1° bollettimo parrocchiale

La chiesa, all'interno, era ancora grezza: mancavano il pavimento e l'impianto di riscaldamento, era illuminata con delle luci al neon lungo le navate, gli altari laterali erano vuoti, mancava l'organo. Inizia la raccolta di offerte per il completamento di quanto manca.

Dalla Cronistoria:
"Settembre 1957. Fervono i lavori per la prima festa dei ragazzi. Ora c'è il patronato. Deve riuscire una vera manifestazione di giovinezza sana, pura e allegra. Festa dei ragazziCon i ragazzi, sono presenti tutti. Giochi, competizioni. >Giorno indimenticabile. Chiesa zeppa. Il Parroco, parlando della finalità della festa, stabilisce che venga celebrata ogni anno a chiusura delle vacanze, per dare sempre maggior incremento all'attività del patronato, così necessaria".

Lo sviluppo della parrocchia e delle Cave

Contemporaneamente alla costruzione della chiesa, inizia anche lo sviluppo urbanistico della zona.Via Tartaglia
Si completa Via Tazzoli allungandola fino alla Statale per Vicenza, nasce Via Tartaglia che, inizialmente collega Via Cave al piazzale della chiesa.
La foto ritrae una processione, probabilmente dell'Assunta, che percorre l'attuale Via Tartaglia, appena tracciata. Sulla destra il nuovo tratto di Via Tazzoli che si allunga fino alla statale per Vicenza.

La nuova chiesa e soprattutto il patronato diventano luogo di aggregazione e ritrovo di tanti ragazzi di tutte le età.

Si rafforzano e prendono vita le associazioni cattoliche: l'Azione Cattolica, le ACLI, il Terz'Ordine Francescano, la S.Vincenzo, l'Apostolato della Preghiera e l'Adorazione Perpetua.

Primi calci Il calcio ovviamente è l'unica attività sportiva che in qualche modo si cerca di organizzare per i ragzzi. Iniziano i primi tornei parrocchiali.
Si organizzano le prime gite (dalla Cronistoria: "2 Giugno 1958 primo pellegrinaggio a LoretoLe prime gite. Partecipanti n. 150") e per i giovani i primi campeggi estivi in montagna. Campeggio libero ovviamente.
I posti preferiti sulle Dolomiti Campeggio 1958(Misurina, sotto le Tre Cime di Lavaredo, sul Gruppo del Sella, appena sotto l'omonimo passo, successivamente viene scoperta la Val Fiorentina e Pescul, sotto il Pelmo).

L' attività della parrocchia è intensa, tanto da richiedere la presenza di un cooperatore: il 5 Ottobre 1958 arriva come cappellano, Don Antonio Garbin.

1959 - Arrivano le suore
Dallo stralcio della Cronistoria, che potete leggere ingrandendo la pagina, possiamo avere un'idea dell'intensità delle attività, specialmente di natura religiosaCronistoria 5  (tridui, novene, benedizioni, cresime, pellegrinaggi, le processioni all'Assunta in Agosto, a Maggio alla fine del fioretto, in Novembre alla ricorrenza della Madonna del Suffragio) che scandiscono la vita della nuova parrocchia.

L'8 Ottobre 1959, ricorrenza di Nostra Signora del Suffragio, alle ore 10,30, fanno il loro ingresso le Suore (della Congregazione delle Suore Minime di Nostra Signora del Suffragio). Si sistemano provvisoriamente nella casa di Amilcare Don, posta all'incrocio tra Via Tazzoli e Via Tartaglia ed avviano la scuola materna nei locali del patronato.

Il 10 Luglio 1960, Padre Antonio Ballan pone la prima pietra del costruendo asilo, che verrà inauguratoInaugurazione dell'asilo  domenica 1 Ottobre 1961 dal Vescovo.
Il 4 Settembre il collaboratore Don Antonio Garbin viene trasferito ad Arzerello; dalla parrocchia di Ognissanti arriva Don Giuseppe Dal Ferro. Lo ricordiamo particolarmente perchè ha cercato, al posto del calcio, di avviarci, con scarsi risultati, verso il gioco del baseball, peraltro non molto dissimile dal nostro "pindolo".

Continua inarrestabile l'espansione urbanistica del quartiere. Dalla Cronistoria leggiamo:
"1961 - In Ottobre sono state inaugurate le abitazioni del nuovo quartiere in Str. Cave, costruite dall'Ente Autonomo.
Case popolari alle CaveSono un complesso di 125 appartamenti per altrettante famiglie. La maggior parte proviene dalle Parrocchie del Carmine (Via Conciapelli) e S.Benedetto (Via Accademia) e n° 25 famiglie di profughi giuliani. Complessivamente sono 650 anime
".

Nel 1963, Domenica 27 Gennaio, il Vescovo fa la sua seconda visita pastorale, preparata da una settimana di predicazione.
Il 3 Giugno muore il Papa Buono, Giovanni XXIII. Umanime il rimpianto.
Si tiene il primo corso per fidanzati.
Alla fine di Settembre arriva il nuovo cooperatore Don Mario Bazzolo che sostituisce Don Giuseppe Dal Ferro.
In Novembre viene inaugurato l'impianto di riscaldamento della chiesa.

Il 7 Marzo 1965 si recita la prima messa in italiano, secondo le indicazioni di rinnovamento della Chiesa, decise nel Concilio Vaticano II.

1967,
si ristruttura la società sportiva e vengono costruiti gli spogliatoi (i locali dell'attuale bar). Verbale 1^ Assemblea SplendorViene sistemato il campo di calcio (ma non è ancora l'attuale sistemazione).
In Settembre il nuovo cappellano Don Giorgio Biasi sostituisce Don Mario Bazzolo.

Siamo al 1968. I fermenti di cambiamento che scuotono la società si fanno sentire anche alle Cave. Scrive Don Attilio:
"1968 - Mentre la varie associazioni continuano la loro opera, si incominciano a sentire nuovi fermenti, disagio, insofferenza, crisi specie nei giovani. Il gruppo S.Vincenzo giovanile, così attivo e ben avviato, cessa la sua attività. Così pure entrano in crisi le associazioni cattoliche giovanili".
Una amara constazione dei tempi che stanno cambiando e che Don Attilio, forse, fatica a comprendere e gestire. Ma la vita della parrocchia continua.
Nel 1969 viene decisa la costruzione della palestra che e viene Prima pietra palestra realizzata con l'aiuto dei Soci (circa 150), della Ditta Galtarossa, del C.O.N.I. e della Comunità parrocchiale.
La prima pietra viene posta nel maggio del 1970 e nel 1971 la palestra viene inaugurata.

Siamo oramai all'epilogo dell'attività pastorale di Don Attlio alle Cave. Dalla Cronistoria:
"1971 - In quest'anno ha inizio lo scontro tra giovani e anziani. Giovani oltranzisti ed anziani più tradizionalisti. Cerca di entrare nei gruppi la politica, voluta dai giovani, non accettata dagli anziani che non accettano il rischio di un confronto".
In queste poche parole il disagio di una situazione che non è in grado o non vuole affrontare ma che tenta di rimuovere cercando, sempre più spesso, conforto tra le sue amate montagne o nei luoghi mistici, da poco scoperti, del Poverello di Assisi.

Il 24 Settembre 1973 Addio Don Attilio Don Attilio lascia la parrocchia che aveva fondato e viene trasferito a Mosson, un paesetto alle pendici dell'Altipiano di Asiago, che diventerà presto meta di una sorta di pellegrinaggio dei parrocchiani più fedeli.
Saluta la comunità di Cave con la lettera che pubblichiamo.

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