Strada Pelosa Canale Brentella Capitello di S.Rocco Edificio Vecchio Chiesa di Cave

I luoghi

La parte storica della nostra contrada è stata illustrata nelle pagine tratte dal libro curato da Claudio Grandis. E' stato inquadrato il contesto storico ed ambientale dello sviluppo della Contrada Strà Pelosa fin dal 1265, con la descrizione delle tre opere strutturali, la Strada Pelosa, il Canale Brentella, il Lazzaretto che ne hanno caratterizzato lo svilluppo nei secoli.

 

 Torniamo, si fa per dire, a tempi più recenti e in queste pagine vogliamo ricordare i luoghi più caratteristici delle Cave, come vengono ricordate oggi dai ragazzini di allora.
Anche se tutto il territorio, da Campo di Marte al Canale Brentella, dal Cimitero Maggiore alle anse del Bacchiglione in località Voltesea, era un immenso parco giochi, e quindi moltissimi sono i posti che possono essere ricordati, ne vogliamo citare solo alcuni che sono rimasti impressi nella memoria collettiva degli abitanti di Cave.

 

 La foto aerea sulla destra, scattata probabilmente nel 1915, inquadra iCave 1915n primo piano l'Ospedale ai Colli (allora Ospedale psichiatrico) appena inaugurato con il cavalca-ferrovia di Brusegana, e sulla sinistra Via Cave che incrocia, poco sopra, prima Via Pioveghetto e subito dopo Via Pelosa. Attorno all'incrocio (eà crosara) il piccolo agglomerato di case delle Cave. Nel link correlato vengono poste in evidenza le abitazioni e i nuclei familiari "storici" che ancor oggi vivono alle Cave.

 

La scuola elementare Edificio Vecchio

L'ex-scuola elementare Edificio Vecchio Quanti ricordi guardando quell'edificio!

In quelle aule semplici ed austere è avvenuto il primo contatto con le Istituzioni e lo Stato. Il Dovere, la Disciplina, lo Studio. La Scuola come Ente di formazione primario. La Maestra come massima figura istituzionale. Ma anche le prime conoscenze, le prime ansie per il voto, i primi innamoramenti, le grandi baruffe (te spèto fora), i primi pianti per il brutto voto. (segue ...)


  Eà crosara

Cave 1950 Luogo simbolo delle Cave negli anni '50. Era (è) l'incrocio tra Via delle Cave e la Strada Pelosa, il centro dell'allora agglomerato di qualche decina di abitazioni che costituivano il quartiere. Punto di riferimento di ragazzi e adulti (se trovemo in crosara) dovuto anche alla presenza del negozio di alimentari e tabacchi di Antonio Busetto, dell'osteria Paccagnella, del Bar Busetto, del barbiere Casarin Amelio (segue ...)

 

 

El patronato

Cave 1950 Altro luogo che occupa un posto particolare nella memoria di noi vecchi ragazzi di Cave è "el patronato". Già con l'arrivo di Don Attilio Brotto come cappellano a Cave, le quattro stanze prese in affitto da Antonio Busetto diventano il luogo principale di ritrovo ed aggregazione di ragazzi grandi e piccoli.

Oltre alle obbligatorie funzioni religiose ("messa, dotrina, funsion" è il gioco all'aperto l'occupazione principale. L'immagine ripropone l'area prospicente la "canonica" e dà l'idea della frenetica attività di gioco (segue ...)