Grigoletto Adolfo ('Dolfo, el mecanico)
Nasce nel Febbraio del 1933. Il prossino Febbraio saranno 80 anni di vita dei quali 65 dedicati al lavoro. Inizia a lavorare a 15 anni come garzone in un negozio di alimentari a Selvazzano, per 5 anni. Il proprietario gli offre di rilevare l'attività, ma Adolfo rinuncia per non dover abbandonare la sua grande passione: la bicicletta.
Arriva alle Cave nel 1950. Inizia la sua attività vendendo bombole di Gpl e riparando bici nella bottega contigua a quella di Antonio Busetto. Con l'apertura del Bar Busetto, nel 1952, Adolfo si sposta presso il fornaio Mazzucato (oggi il forno ha due vetrine; all'epoca una era del forno e l'altra la bottega di Adolfo) dove inizia a vendere anche fornelli a gas e cherosene.
Apre anche un negozio di ferramenta a Chiesanuova, prima ancora di Giorgio Zanovello (detto stueta) che aveva la rivendita di legna e carbone. Nel frattempo si sposa a va a vivere in affitto in Via Pasteur (l'ultima dee quatro stradee). Nelle diverse attività collaborano con Adolfo i, fratello e le due sorelle ed altro 5 ragazzi addetti alle consegne a domicilio.
In Via Pasteur rimane per due anni e dopo si sposta nell'appartamento sopra l'attuale bottega, inizialmente in affitto, che poi acquista da Pontara.
Continua l'attività di rivendita di bombole di GPL che consegna a domicilio usando una di quelle famose bici di colore nero con i due portapacchi . Ma l'attività che lo rende famoso e che tuttora esercita, è la riparazione di biciclette. Nel periodo dell'intervista è continuo lo stillicidio di persone che arrivano a far riparare o riprendere bici.
Ma la sua passione vera è la bici da corsa. Inizia a 15 anni con la soc. Florida, poi con i Ciclisti Padovani. Da veterano corre con una soc. di Cadonoghe e poi con la "Jolanda" di Tencarola. Mi fa vedere la sua bici da corsa che tuttora usa per il giro domenicale.
Un aneddoto: Luglio di qualche anno fa; Tour de France; Adolfo è davanti al televisore posizionato su un tavolino in fondo alla bottega e sta seguendo la cronaca della corsa. Entro e gli chiedo se dà un'occhiata alla bici da riparare. Risposta, senza girarsi: "posa eà". Ma gli dico "ghe fasso vedere cosa che eà gà".Risposta, sempre senza girarsi: "Meti eà. Sò mi cosa che ghe xe da fare. Passa più tardi".
Lunga vita al nostro "mecanico dee bici".